La scorsa primavera è diventato di moda questo concetto. Lo sapevi? La moda donna con i baffi è un fenomeno dei tempi moderni.
Se penso alla mia adolescenza non posso fare a meno di pensare a una mia amica, scusa di carnagione e di capelli, che aveva la classica peluria, o baffetti, sopra al labbro superiore. La prendevano in giro moltissimo. Quello che oggi viene chiamato body shaming e che quarant’anni fa esisteva, ma non aveva un nome.
Cos’è la moda donna con i baffi
Si riferisce alla scelta, da parte delle donne, di non rimuovere la peluria sopra il labbro superiore, spesso chiamata baffetti, e di valorizzarla come elemento estetico. Questo fenomeno ha avuto eco sia nel mondo della moda che nei social media. È una sfida agli standard tradizionali di bellezza femminile e promuove l’accettazione di sé e della diversità corporea. Molte donne non si depilano nemmeno le ascelle o altre parti del corpo.
Questo concetto può o meno essere condiviso e questa nuova tendenza essere o meno abbracciata. Dal mio punto di vista ogni persona può scegliere di fare ciò che vuole, soprattutto perché il corpo è suo. Allo stesso modo gli altri possono o meno apprezzare. Ciò non significa che possano denigrare o offendere.
Avere un’opinione è un diritto. Non lo è offendere, o discriminare. Le scelte sono sempre personali.
Punti chiave di questa tendenza
La peluria viene accettata come parte naturale del proprio aspetto e non ci si depila. Alcune influencer e trendsetter appoggiano e sostengono questa tendenza, creando look che mettono in risalto i baffetti e sfidando le convenzioni sociali di bellezza. Questa scelta riflette un movimento più ampio che sottolinea l’importanza di accettare la diversità e promuove l’inclusione, incoraggiando le persone ad accettare la propria unicità e a non conformarsi a standard di bellezza illusori e irrealistici.
Parliamo di una tendenza, e come tale, può essere abbracciata da chi lo desidera. Non è certo un obbligo farsi crescere i baffetti anche se le altre lo fanno. E anche se è un fenomeno che sta guadagnando terreno come espressione di diversità, accettazione di sé e sfida agli stereotipi di genere non si tratta certo di un obbligo. Non deve essere una scelta fatta soltanto per uniformarsi agli altri o alle nuove tendenze.