Giorgio Armani, definito da tutti il re della moda ha calcato le scene delle sfilate per oltre un decennio influenzando persino la cultura popolare.
È doveroso iniziare a parlare di stilisti iniziando proprio da lui, dal re della moda e delle passerelle che lo scorso 4 settembre 2025 ci ha lasciato nello stesso modo in cui è vissuto: con stile, con umiltà, con riservatezza. La sua vita privata non è mai stata sulle pagine dei giornali, non ha mai messo in piazza quel privato che in molti utilizzano per essere al centro dell’attenzione.
Lui, il re, metteva al centro la moda, le sue collezioni, a cui teneva più di ogni altra cosa arrivando a dire che, forse, avrebbe dovuto dedicare più tempo alla sua vita privata e alle persone a lui care.
Lui, che ha creato un marchio di lusso partendo dal niente, ha ridefinito il concetto di eleganza e dato un nuovo valore allo stile. La sua influenza è andata oltre le passerelle. Ha vestito star del cinema e lasciato un segno anche nell’architettura.
Gli inizi
Giorgio Armani nasce a Piacenza l’11 luglio 1934. Cresce e frequenta per due anni l’università Statale di Milano. Iscritto a medicina abbandonerà gli studi dopo due anni per dedicarsi alla sua vera passione, la moda. La sua carriera inizia nel 1957, come si diceva una volta, facendo “la gavetta” presso la celebre catena di grandi magazzini milanese La Rinascente. Questa esperienza gli permetterà di farsi una visione completa del mercato, delle tendenze e dei desideri dei consumatori.
In seguito lavora come designer per il sarto Nino Cerruti nella linea maschile Hitman. Qui affina le sue doti, impara le tecniche e sviluppa la sua sensibilità per i tessuti e le linee. Per più di un decennio, Giorgio Armani lavora dietro le quinte, diventando un consulente stilistico per diverse aziende, fino a quando decide che è arrivato il momento di fare il grande passo.
La nascita di un impero
Nel 1966 Giorgio Armani, alla Capannina di Forte dei Marmi (che ha acquistato poco prima di andarsene) incontra Sergio Galeotti che lo convince a lasciare il suo lavoro e a fondare insieme a lui il marchio Giorgio Armani. Siamo nel 1975. I due sono soci in affari, e anche compagni di vita. Nasce la Giorgio Armani S.p.A. grazie alla bravura e competenza del re, ma anche del supporto manageriale e finanziario dell’architetto Galeotti.
La prima collezione è maschile a cui, poco dopo, segue quella femminile, che crea un cataclisma nel mondo della moda. A quei tempi la moda erano colori vivaci, tagli rigidi e opulenza, Armani propone colori neutri, linee pulite e tessuti fluidi. Una vera rivoluzione. Il suo obiettivo era creare abiti che offrissero comfort e che al contempo fossero sinonimo di eleganza e raffinatezza.
La rivoluzione dello stile
Il contributo più significativo di Giorgio Armani alla storia della moda è senza dubbio la giacca destrutturata. Per gli uomini, elimina l’imbottitura e la fodera rigida, creando un capo sartoriale che non costringe il corpo. Per le donne, adatta la stessa filosofia, creando una giacca da completo che unisce l’autorità di un capo maschile con la sensualità e la morbidezza di un abito femminile. È una rivoluzione nel concetto di “power dressing”, che offre alle donne un’eleganza professionale e autorevole, ma senza rinunciare alla grazia.
Il suo stile conquista l’America grazie al film cult “American Gigolo“ (1980), in cui Richard Gere, nel ruolo di un gigolo di lusso, indossa quasi esclusivamente capi firmati Armani. Il film diventa una vetrina globale per il suo stile minimalista, impeccabile e incredibilmente sexy. Da quel momento, lo stile di Armani diventa sinonimo di successo, modernità e raffinatezza.
L’impero Armani
Con il passare degli anni, il marchio Armani si è evoluto in un vero e proprio impero globale, toccando ogni aspetto del lifestyle di lusso. Oltre alla linea principale, Giorgio Armani, ha creato diverse etichette per raggiungere un pubblico più ampio:
- Emporio Armani: una linea più giovane e accessibile, con un’estetica moderna e cosmopolita;
- Armani Exchange (A/X): il marchio più casual e informale, ispirato allo street style di New York;
- Armani Privé: la linea di alta moda, con creazioni uniche e su misura, amate dalle star internazionali e indossate sui red carpet;
- Armani Casa: la divisione dedicata all’arredamento di lusso e al design d’interni.
L’impero include anche hotel, ristoranti e persino una linea di cosmetici, dimostrando la visione a 360 gradi dello stilista.
Curiosità e lascito
Giorgio Armani era noto per la sua etica professionale e il suo perfezionismo portato all’estremo, per la sua immensa dedizione al lavoro. Era anche un uomo schivo e riservato che non ha mai portato in piazza la sua vita privata. Era uno degli stilisti più ricchi del mondo con un patrimonio stimato il miliardi di dollari.
La sua più grande eredità è aver insegnato al mondo che l’eleganza non ha bisogno di eccessi. Il suo stile, fatto di colori neutri, linee pulite e tessuti di alta qualità, non è mai fuori moda e viene considerato un modo discreto di essere.
Giorgio Armani se n’è andato a Milano il 4 settembre 2025 lasciando un testamento con precise indicazioni in modo che il suo lavoro, l’azienda, possano continuare anche senza di lui. Un vero signore che non ha lasciato mai nulla al caso.
2 Comments
Il re della moda, assolutamente d’accordo. Sempre adorato i suoi capi
Ciao Marika, concordo con te